Decarbonizzazione del motore con l'idrogeno: Utile o inutile?
Un interessante tema da analizzare è la decarbonizzazione del motore, grazie all'idrogeno. Molti falsi miti sono stati creati nel corso degli anni. Tutto ciò è utile oppure inutile? È vantaggioso oppure è dannoso per il motore? Su YouTube sono presenti moltissimi video…noi cercheremo di fare un'analisi attenta e minuziosa in modo oggettivo.
- Premessa
- Perché fare la decarbonizzazione del motore
- Il ruolo del professionista
- Lavaggio o pulizia?
- Si possono far danni?
- Quanto costa?
- YouDriver
Premessa
Innanzitutto definiamo bene cosa sia la decarbonizzazione.
Stiamo parlando del processo che permette di rimuovere i depositi carboniosi del motore. Questi ultimi sono formati da idrocarburi incombusti e andranno a “sporcare” il motore e le sue componenti. La valvola EGR così come il filtro antiparticolato (Fap) e il turbocompressore sono quindi nell'occhio del ciclone.
La decarbonizzazione è molto utile sui motori diesel al fine di evitare la formazione di incrostazioni interne, dovute al deposito di residui di combustione.
Tutto nasce dalle normative antinquinamento, in particolare dai sistemi antinquinamento come il Fap. Quest'ultimo, al fine di innescare in modo corretto il processo di catalizzazione ha bisogno di temperature molto alte che, però, si ripercuotono direttamente sul motore e su diversi altri organi interni dell'auto. Questi, a loro volta, sono raffreddati e lubrificati dall'olio che, a causa dei continui cicli termici ovvero le famose rigenerazioni, tende a degradarsi velocemente.
L'olio caldo degradato crea vapori oleosi che rientrano nel ciclo di combustione della vettura tramite l'aspirazione. La valvola EGR ha un ruolo fondamentale, in quanto permette la reimmissione dei gas di scarico, sempre in aspirazione del motore.
In tal modo, i gas caldi e l'olio esausto vanno a cristallizzarsi e a formare delle vere e proprie solidificazioni dure come il cemento nella camera di combustione. Tutto ciò, chiaramente, va ad indebolire e a creare alcune problematiche al motore per cui diventa obbligatorio eliminare i residui carboniosi.
La rimozione delle incrostazioni può avvenire per via meccanica, smontando per poi detergere, con solventi e utensili speciali, i componenti incrostati. Altra possibile soluzione è costituita dagli additivi da miscelare con il carburante, ma sembrano più efficaci nel prevenire il fenomeno che nel porvi rimedio. Un’altra idea è bruciare le incrostazioni carboniose, ma per funzionare occorre un combustibile che bruci perfettamente senza depositi: e ce ne sono già abbastanza in un motore sporco.
Questo identikit individua proprio nell’idrogeno il combustibile gassoso adeguato che si può produrre con un tasso di impurezze trascurabili e prossime allo zero. La sua combustione con ossigeno produce soltanto vapore acqueo e quindi non aggiunge residui, ma, anzi, brucia quelli carboniosi che incrostano il motore.
Se non vengono effettuati degli interventi routinari, le incrostazioni possono portare a importanti rotture e costi di intervento elevati.
Ecco perché è meglio cambiare frequentemente l'olio e utilizzare lubrificanti di ottima qualità. Ricordiamo che ogni auto, chiaramente, ha delle proprie caratteristiche e degli oli più consigliati rispetto ad altri. Non dimentichiamo neanche il Fap, soggetto ad una elevata formazione di incrostazioni.
In alcuni video online, si nota come queste incrostazioni non possano essere rimosse. Le immagini mostrano come il collettore di aspirazione non riesca ad essere pulito in alcuni casi. Tutto ciò però non è vero, in quanto tutto avviene nella camera di combustione e a valle.
Perché fare la decarbonizzazione del motore
La prima motivazione è legata alla volontà di pulire la camera di combustione, eliminando proprio le incrostazioni interne. Questo intervento non può essere effettuato in modo sporadico, ma deve essere fatto sempre in modo programmatico costante nel tempo.
Non possiamo considerare di intervenire quando il danno è già in essere. Ogni tot km è consigliato di effettuare tale procedura, al fine di proteggere il motore. L'obiettivo è quello di evitare l'intasamento della valvola EGR e del FAP, oltre a una camera di combustione più pulita con conseguenti minori consumi e minor usura.
Il ruolo del professionista
Un ruolo fondamentale, in questo caso, è quello del professionista.
L'idrogeno, come in precedenza illustrato, è importantissimo per la procedura di pulizia ed è il vero segreto per un buon successo. In commercio esistono diverse tipologie di impianti e diverse capacità di generare idrogeno.
Alcuni sistemi utili allo scopo lavorano solo con l'acqua, mentre con altri richiedono l'intervento anche di agenti chimici. Il professionista, quindi, deve valutare attentamente diversi aspetti per decidere quale sistema utilizzare. Molto dipende dal chilometraggio dell'auto, ma anche dall'uso quotidiano (se più in autostrada o in città).
Non dimentichiamoci neanche della tipologia di percorrenza, ovvero piccoli spostamenti o lunghi spostamenti autostradali. Anche le temperature medie e il clima, vanno a influenzare l’argomento.
Ecco perché la competenza del professionista è fondamentale e dovrà essere massima per attuare una customizzazione perfetta del processo. Ogni auto avrà la sua modalità ed il suo tempo di lavaggio e di pulizia.
Appena effettuato un processo di decarbonizzazione con idrogeno, non è necessario effettuare un tagliando, solo se c'è un intasamento del fap importante è bene farlo dopo la decarbonizzazione.
Lavaggio, pulizia o trattamento?
Navigando on-line, si nota spesso l’utilizzo di parole diverse per identificare lo stesso argomento. Nel nostro caso, si notano le parole pulizia e lavaggio e trattamento.
Correttamente, nel caso dell'idrogeno, noi parliamo di Trattamento Hydromaverich Ecleaner perchè è una operazione completa di decarbonizzazione del motore. L'azione dell’idrogeno effettua invece un processo di scioglimento delle incrostazioni, grazie alla combustione.
Le incrostazioni infatti vengono sciolte e non staccate. Se staccate, infatti, andrebbero a creare degli importanti danni al motore. Il processo di scioglimento graduale e con vari cicli di combustione, permette di trasportare queste microparticelle di deposito nel gas di scarico.
La durata di tutto il processo è funzione della quantità di sporco presente nel motore. Possiamo definire un intervallo compreso fra un'ora e mezza e le 2 ore.
Si possono far danni?
Non è chiaramente possibile dare un'unica risposta, ma molto dipende dallo stato della vettura e della sua manutenzione. Ecco perché è necessario effettuare l'intervento presso un professionista e utilizzare tutta la sua conoscenza. Solo il professionista che ESEGUE UNA DIAGNOSI ELETTRONICA infatti sa valutare i rischi e i vantaggi dell'intervento.
Attenzione però all'impianto di raffreddamento. In considerazione del fatto che tale processo porta a un innalzamento delle temperature di funzionamento del motore, l'impianto di raffreddamento e altri componenti devono ovviamente essere efficienti.
Sorge spontanea la domanda: come mai allora si vedono video su YouTube con problemi in caso di decarbonizzazione con idrogeno? Il motivo principale è la tenuta degli iniettori che sono trattenuti in sede da dei gommini. Nel caso di un elevato chilometraggio, l'auto probabilmente potrebbe avere questa componentistica danneggiata. Dopo tanti anni di onorata carriera la vostra auto può avere chiaramente i gommini invecchiati e secchi, e questo può creare una problematica seria e importante per la nostra vettura.
Un secondo aspetto è quello legato alla qualità di progettazione delle macchine adibite allo scioglimento. Se sono di bassa qualità, invece di sciogliere le incrostazioni le staccano perché mettono troppo idrogeno ed aumentano il rischio di avere dei problemi di intasamento. Se invece l’idrogeno è nella giusta quantità e il macchinario è di qualità, ovviamente non succede nulla.
Come possiamo quindi affidarci a dei professionisti validi e competenti? Chiaramente cercando nella nostra rete certificata che conta più di 500 autofficine in italia ed in espansione all'estero
Quanto costa?
il costo medio è di 150€ poi può variare a seconda delle problematiche o se decarbonizzazione preventiva
Dobbiamo, a questi, aggiungere il tempo impiegato per l'operazione che può variare, come abbiamo detto, fino a due ore e mezza e in funzione del tipo di macchinario utilizzato.
Aspetto, però, che vorremmo sottolineare, è l'importante risparmio che si può ottenere. È stato dimostrato, infatti, che ci sono dei reali valori di minor consumo. Un vantaggio è anche quello di non intasare il Fap, un componente molto costoso quando deve essere sostituito.